La rassegna riguarda “i colori” che (riprendendo Klein) sono i veri abitanti dello spazio.
La ricerca e lo studio del colore ha origini antiche. Ad esempio il porpora risale ai tempi dei Fenici: il pigmento si estraeva da un mollusco, il murice comune della famiglia dei Muricidi e veniva utilizzato per colorare le stoffe, in età imperiale rappresentava il colore per eccellenza.
Nella storia, il primo pigmento sintetico fu il blu egiziano, era il colore simbolo del cielo e delle divinità celesti e fu introdotto grazie alla produzione vetraria egizia che usava il rame.
Il 2020, si è mostrato buio, privo di luce, in alcuni giorni sono riuscita a respirare rimanendo a casa, sentendomi al sicuro, altri giorni ho dovuto combattere contro l'appannamento visivo generato dall'uso di mascherina unitamente agli occhiali, miopi dell'etere voi potete capirmi.
E noi architetti cosa facciamo quando intorno è buio? Cerchiamo la luce.
Così Archilovers ha selezionato 1.000 progetti tra 50.000 pubblicati nel 2020,
ed hanno acceso la mia luce, aggiudicandomi il #bestarchilovers2020 con il progetto casa di Manu e Gimmi.
Caro Babbo Pantone
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sono Alessandra, non sono più un giovane architetto (sono over 35), però credo saldamente nei tuoi valori.
Quest’anno ho usato i colori per tantissimi progetti realizzati, come al solito i colori mi mettono di buon umore e mi donano felicità, la stessa che cerco di diffondere a tutte le persone che si fidano e credono in me.
A loro voglio dire grazie, perché questo è stato un anno nuovo, diverso dagli altri ma al tempo stesso intenso, esattamente come intenso deve essere ogni attimi di vita vissuta.
Io la chiamo esperienza.
Perché ti scrivo? Perché volevo esprimere il mio parere riguardo il colore/i dell’anno.
per intenderci il grigio ed il giallo, mi ricorda un po’ i periodi degli anni 2000.
Concordo ovviamente sulla questione che i colori si notano per contrasti, ma il colore del 2021 desideravo fosse un verde, un verde ottanio. Perché il verde è speranza e per il 2021 abbiamo bisogno di speranza.
Penso che a tanti di noi sia capitato di dire “sono nata nell’epoca sbagliata”.
Lo penso spesso anche se poi cerco di ricredermi scrivendo ad un computer con un correttore automatico.
Gli stili del design tornano ciclicamente di decade in decade esattamente come per la moda. Ed è per questo che oggi vi parlo della CARTA DA PARATI.
In questo periodo stiamo vivendo di più la nostra casa, e quello che la quarantena ci sta “regalando” è una delle cose più importanti e sottovalutate, direi misurate, della nostra giornata: Il tempo.
Osservando diversi appartamenti di nuova costruzione ho notato che spesso ci si potrebbe dimenticare di progettare uno spazio da dedicare ad una postazione pc, ed ultimamente ho ricevuto diverse richieste da parte di alcuni clienti.
Ritagliare un piccolo spazio lì dove in un appartamento non abbiamo una zona o una stanza dedicata, anche gli angoli più insospettabili della nostra abitazione possono trasformarsi in un’ottima postazione di lavoro.
Lo spazio “ricavato”, anche se minimo, deve essere funzionale, confortevole, luminoso e fruibile da ogni membro della famiglia.
Le soluzioni sono sicuramente molteplici in base allo spazio che abbiamo a disposizione.
Avete programmi per le serate?
Riesco a sentire l'eco del vostro "noooo".
Nell'articolo troverete le migliori opere cinematografiche dedicate ai grandi maestri dell'architettura come Gae Aulenti, Zaha Hadid e Frank Lloyd Wright.
